di posti dove non andrà .
che in tanti hanno cantato già .
Anna e quella casa al maredove non ritorna più.
Anna che domanda agli altri tutto quello che non sa.
Il dottore dice che ho il cuore
di un atleta e ho tanto da campare
l'acqua è calda qui in piscina
sto bene eppure sto perdendo.
Anna lo so
proprio Anna però
al Cavour stasera danno
un film che non le piaceva proprio perché piaceva a me.
Bell'incosciente stai perdendo Anna
lo sai senza anna che faiquelle quattro ragazzine che ha
cosa credi che
vengon solo perché hai la macchina.
alla partita sto perdendo
Anna però senza Anna che goals
forse lei portava male un po'
chi mi vuole al bar
al telefono c'è Anna
proprio mentre ho la scala reale massima.
Quanto costa andare al night ho vinto
dove vuoi andare è tutto spento
il mio giorno da leone
è alla fine e so che stò perdendo.
Anna però
dove vado non so
se pulissero le strade un po'
dai piccioni della cattedrale allora qui
potrei dormire aspettando Anna lo so
che lei passa di qui
travestito da ambulante potrei
farle i prezzi a metà contrattando un po' come piace a lei
e invece sveglio la portiera e sto perdendo Anna ma c'è
un biglietto per me
sto aspettando sono Anna perché
tu non passi da me
mentre sto perdendo Anna
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Lucio Dalla Anna, come sono tante, Anna permalosa
Anna, bello sguardo, sguardo che ogni giorno perde qualcosa
Se chiude gli occhi, lei lo sa, stella di periferia
Anna con le amiche, Anna che vorrebbe andar via
Marco, grosse scarpe e poca carne, Marco, cuore in allarme
Con sua madre e una sorella, poca vita, sempre quella
Se chiude gli occhi, lui lo sa, lupo di periferia
Marco col branco, Marco che vorrebbe andar via
E la luna è una palla ed il cielo è un biliardo
Quante stelle nei flipper, sono più di un miliardo
Marco è dentro a un bar, non sa cosa farÃ
Poi c'è qualcuno che trova una moto, si può andare in cittÃ
Anna, bello sguardo, non perde un ballo, Marco che a ballare sembra un cavallo
In un locale che è uno schifo, poca gente che li guarda, c'è una checca che fa il tifo
Ma dimmi tu dove sarà , dov'è la strada per le stelle
Mentre ballano, si guardano e si scambiano la pelle
E cominciano a volare, con tre salti sono fuori dal locale
Con un'aria da commedia americana, sta finendo anche questa settimana
Ma l'America è lontana, dall'altra parte della luna
Che li guarda e anche se ride, a vederla mette quasi paura
E la luna in silenzio ora si avvicina
Con un mucchio di stelle cade per strada
Luna che cammina, luna di cittÃ
Poi passa un cane che sente qualcosa, li guarda, abbaia e se ne va
Anna avrebbe voluto morire, Marco voleva andarsene lontano
Qualcuno li ha visti tornare, tenendosi per mano
DALLA, LUCIO
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Anna verrÃ
col suo modo di guardarci dentro
dimmi quando questa guerra finirÃ
noi che abbiamo un mondo da cambiare
noi che ci emozioniamo ancora davanti al mare.
Anna verrÃ
e sarà un giorno pieno di sole
e allora sì ti cercherei
forse per sognare ancora
sì, ancora.
Oh Anna, dimmi se è così lontano
il mare.
Anna verrÃ
col suo modo di rubarci dentro
di sorridere per questa libertÃ
noi che abbiamo un mondo da cambiare
noi che guardiamo indietro cercando di non sbagliare.
Anna verrÃ
raccoglieremo i cani per strada
ci inventeremo qualche altra cosa
per non essere più soli. si piu soli
Oh Anna,
dimmi se è così lontano il mare.
Anna verrÃ
col suo modo di guardarci dentro
di sorridere per questa libertà ...
Anna verrà e sarà un giorno pieno di sole
e allora sì ti cercherei
forse per sognare ancora
sì, ancora.
Anna, dimmi se è così lontano
il mare
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Su quel giornale degli scandali
in una squallida fotografia
sei nuda e triste come una angelo
sul punto di volare via
Sognavi Roma e fare il cinema
dicevi io ci riuscirò vedrai
senza dovermi dare o vendere
mi so difendere lo sai
E adesso sembri la tua bambola
nella soffitta abbandonata al buiosei solamente un'altra vittima
di questo mondo mattatoio
Anna sveglia
parla cammina
Anna dei sogni
volevi morire a vent'anni
Anna rispondi
dammi la mano
Anna viviamo
L'amore a volte fa miracoli
ci si perdona e non si sa perché
io l'ho capito per telefono
che ti eri persa dentro te
Ma l'importante adesso è vivere io e te
le cose belle che la vita dÃ
c'è un sole grande sopra il Tevere
che scioglie questa oscuritÃ
Anna vieni
sali sul treno
stiamo vicinia quel finestrino di cielo
dammi la mano
fammi un regalo
Anna viviamo
Anna lo vedi
la vita ci sfugge di mano
Anna sorridi
Anna ti amo
Anna viviamo
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Anna di primavera andava via
un vestito solo andava via, via
io mi feci avanti, dissi: "Vuoi? Viaggiamo insieme
so che puoi, che vuoi e che se insisto lo farai"
e Anna che in primavera andava via
felicità o malinconia non disse niente, ma non disse no
prese la borsa delle sue collane
poi con la più lunga mi sposò.
E fu così che tre città più giù:
"dovremmo non fermarci più"
mi disse in mezzo a quattro case nel sud
"più giù, più giù di qui dove si arriva?
o forse in Africa e in America,
uh, posti dove vanno tutti ormai!"
Io compravo birra e trafficavo
in auto usate, pianoforti andati
libri e stoffa da blue jeans
fiutai che lì il mercato mi era ostile
ma risposi: "Non mi muovo di qui".
Anna l'autunno scivolava via
cantava per malinconia
canzoni d'altri e già le mie non più
dall'autostrada lei guardava il mare
che cercasse non lo seppi mai più.
Anna d'inverno non cantava più
parlava poco, era giù, giù
lui da un'altra stanza di motel
le disse: "Vuoi che stiamo insieme?
so che puoi, che vuoi, se insisto lo farai".
E Anna che in primavera andava via
felicità o malinconia non disse niente ma non disse no
prese la borda delle sue collane
poi con la più lunga lo sposò.
Anna e la letteratura (audiolibri)
Noi siamo soggetto ideale per scrivere di noi
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Cos’hanno in comune Heidi, Anna Shirley nota come Anna dai capelli rossi, Mary Lennox de il giardino segreto e Pollyanna ? Beh… Sono 4 bambine, simbolo di forza coraggio determinazione e indomabilità , protagoniste di altrettanti romanzi divenuti classici della letteratura e create dalle penne di quattro stupende donne tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900: Johanna Spyri, Lucy Maud Montgomery, Frances Burnett e Eleanor Porter.
Quando nel 1913 l’americana Eleanor Porter pubblicò il romanzo Pollyanna, non poteva immaginare che la sua ragazzina dal cuore felice diventasse una “sindrome”. Eh sì perché Pollyanna, un’orfana che viene adottata ad una zia arida e fredda, sopravvive alle difficoltà e alla tristezza grazie al suo “gioco della felicità ” che consiste nel trovare comunque un motivo per essere felice, anche nei momenti critici. Ma la cultura materialistica duale ha completamente travisato o volutamente distorto il bel messaggio del romanzo trasformando la ragazzina e il suo gioco in una sindrome, quella dell’ “ottimismo idiota” come recitano i trattati di psicologia. Ovvero l’attitudine di chi mette la testa sotto la sabbia e fa finta di nulla inventando realtà positive fittizie per scappare da quella reale. Fa davvero male al cuore che un messaggio così potente come quello del pensiero positivo, che oggi in ambito quantistico si sta ampiamente rivalutando, sia stato bollato come qualcosa di idiota.
Devana presenta e legge per La Scuola delle Donne® Pollyanna, di Eleanor Hodgman Porter, Crescere edizioni 2015
playlist Pollyanna
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Anna di Ammaniti
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Anna Dai capelli rossi (Bellissimo. Consiglio il ciclo su youtube)
Non si sa molto di Lucy Maud Montgomery, la scrittrice canadese vissuta a cavallo tra 800 e 900, che ci ha regalato una delle più suggestive figure femminili della letteratura, ancora una volta riduttivamente definita per fanciulle o per l’infanzia. Anna dai capelli rossi, il cui titolo originale era Anna dei tetti verdi, è la storia di un’orfana che viene spedita per errore a una coppia senza figli. Per errore perché i due avevano chiesto un maschio. Nell’enfatizzazione del loro disappunto è evidente l’intento dell’autrice di riscattare e valorizzare il genere femminile poiché in effetti i due verranno poi affascinati dalla ragazzina e, decideranno di tenerla. E’ stato scritto che Lucy Maud Montgomery cominciò a scrivere per sopravvivere al grigiore della sua vita domestica. Purtroppo i cartoni animati giapponesi ispirati al romanzo non sono certo stati pensati per trasmettere il reale spessore del personaggio, in quanto realizzati ad uso esclusivo di un’infanzia infantile e limitati alle mere vicende della povera piccola orfanella, ma completamente monchi della parte psicologica e del messaggio politico e sociale di sostegno all’emancipazione femminile, che l’ autrice voleva invece, divulgare.