🎶Lago storia e leggenda
Il lago ha sua importanza e la sua bellezza.
Riscopriamolo insieme.
È noto come le prime civiltà siano sorte lungo corsi d’acqua che, soprattutto quando regolamentati, sono stati capaci di assicurare lo sviluppo dell’agricoltura e poi delle prime manifatture grazie sfruttamento di quelle acque per la produzione di forza motrice. Studi e progetti sempre più grandi, molti dei quali non realizzati, hanno portato gli utilizzatori dell’energia di quelle acque sempre più lontano dai corsi dei fiumi grazie alla possibilità di trasportare a distanza l’elettricità .
Sebbene storicamente i laghi abbiano richiamato l’attenzione per la necessità di bonificare i terreni contermini o per l’utilizzo irriguo delle loro acque, il convegno vuole richiamare l’attenzione sui non rari casi di loro sfruttamento a fini energetici. Di tale utilizzo si contano molti esempi soprattutto a partire dagli inizi del Novecento, quando diventa possibile realizzare degli invasi artificiali che spesso, per le loro dimensioni, hanno un forte impatto sul paesaggio e sull’assetto idrogeologico di ampi territori.
L’Italia è un paese ricco di laghi, grandi e piccoli, ognuno con la sua storia e le sue leggende.
I laghi italiani hanno avuto un ruolo importante nella storia del paese, sia dal punto di vista naturale che culturale.
Le origini dei laghi italiani
I laghi italiani si sono formati in epoche diverse, a causa di diversi fattori naturali. I laghi più grandi, come il Lago di Garda e il Lago Maggiore, si sono formati a causa dell’azione dei ghiacciai, che durante l’ultima era glaciale hanno scavato le valli in cui si trovano i laghi.
I laghi più piccoli, invece, si sono formati a causa di altri fattori naturali, come frane, eruzioni vulcaniche o sbarramenti artificiali.
Le leggende sui laghi italiani
I laghi italiani sono spesso legati a leggende e storie popolari. Una delle leggende più famose è quella del Lago di Garda, che secondo la tradizione fu creato da una tempesta inviata da Giove per punire il re Minosse.
Il re Minosse era in viaggio verso Roma per chiedere la mano della figlia di Enea, quando fu sorpreso da una tempesta che lo costrinse a fermarsi sulle rive del lago. Minosse, offeso per l’accoglienza ricevuta, maledisse il luogo e fece in modo che le acque del lago si alzassero fino a sommergere la città .
Un’altra leggenda famosa è quella del Lago di Como, che secondo la tradizione fu creato dal Dio Vulcano, che si innamorò di una ninfa di nome Anfitrite. Vulcano, per conquistare il cuore di Anfitrite, creò un bellissimo lago in cui la ninfa potesse nuotare e giocare.
I laghi italiani e la cultura
I laghi italiani hanno avuto un ruolo importante nella cultura del paese. Molti artisti, poeti e scrittori hanno trovato ispirazione nella bellezza dei laghi italiani. Tra i più famosi ci sono:
Dante Alighieri, che nel suo poema “La Divina Commedia” descrive il Lago di Garda come un luogo di pace e serenità ;
Petrarca, che nel suo sonetto “Italia mia” descrive il Lago di Como come un luogo di bellezza e armonia;
Alessandro Manzoni, che nel suo romanzo “I Promessi Sposi” ambienta alcune scene sul Lago di Como;
Gabriele D’Annunzio, che nel suo romanzo “Il Fuoco” descrive il Lago di Garda come un luogo di passione e amore.
Curiosità sui laghi italiani
I laghi italiani sono un luogo ricco di curiosità . Eccone alcune:
Il Lago di Garda è il lago più grande d’Italia e il terzo più grande d’Europa;
Il Lago Maggiore è il secondo lago più grande d’Italia e il quarto più grande d’Europa;
Il Lago di Como è il terzo lago più grande d’Italia;
Il Lago Trasimeno è il quarto lago più grande d’Italia;
Il Lago di Bracciano è il quinto lago più grande d’Italia;
Il Lago di Bolsena è il più grande lago vulcanico d’Europa;
Il Lago di Fiumefreddo è l’unico lago craterico della Sicilia;
Il Lago di Scanno è il più grande lago di montagna d’Abruzzo;
Il Lago di Lesina e il Lago di Varano sono i due più grandi laghi costieri d’Italia.
I laghi italiani sono un patrimonio naturale e culturale di inestimabile valore. Sono luoghi di bellezza e fascino, che offrono ai visitatori un’esperienza unica e indimenticabile.
Il cambiamento climatico e l’impronta dell’uomo stanno modificando i bacini di acqua dolce tra cui i laghi, ecosistemi unici per la biodiversità , spesso legati a doppio filo alla storia, alla tradizione e all’economia del nostro territorio. La trasformazione dei paesaggi lacustri si aggiunge a quella dei terreni, sempre più aridi, dei mari, in molti casi più poveri di vita, e dei ghiacciai, in sofferenza in quasi tutto il mondo.
Lunghi periodi di siccità e temperature sopra la media consumano letteralmente le riserve idriche dei laghi, con un innegabile impatto sull’economia del territorio: la minore quantità di acqua può infatti modificare le scelte e le disponibilità agricole, condizionare la produzione energetica delle centrali idroelettriche, avere ripercussioni sulle attività turistiche. Livelli dell’acqua più bassi inoltre incidono direttamente sul paesaggio, poiché cambia la forma dei bacini, e influiscono sulla flora e fauna locali. Nella migliore delle ipotesi allora avremo ecosistemi nuovi, con tutte le incognite del caso. Quali specie spariranno? Quali si adatteranno? Quali compariranno e con che impatto sulla catena alimentare? Nella peggiore delle ipotesi faremo i conti con una perdita di biodiversità ; un po’ quello che stiamo sperimentando in molti mari e oceani.
Agire immediatamente diventa più che mai necessario per non perdere prima di tutto la ricchezza di vita rappresentata dai laghi. Ma anche per mantenere le opportunità sociali, culturali ed economiche che un paesaggio ricco di acqua può offrire alle comunità locali. Imparare a riconoscere le nostre impronte sull’ambiente rende più forte la nostra consapevolezza e l’impegno. Tutti noi possiamo fare qualcosa di concreto per preservare l’acqua, grazie alle piccole azioni quotidiane, più attente agli sprechi, e alle scelte energetiche. La forza del nostro impegno sta tutta nel significato di una parola: insieme. Sì, perché insieme possiamo essere un movimento green ancora più grande e compatto, per rendere l’Italia più verde e difendere il Pianeta.
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Il cambiamento climatico e l’impronta dell’uomo stanno modificando i bacini di acqua dolce tra cui i laghi, ecosistemi unici per la biodiversità , spesso legati a doppio filo alla storia, alla tradizione e all’economia del nostro territorio. La trasformazione dei paesaggi lacustri si aggiunge a quella dei terreni, sempre più aridi, dei mari, in molti casi più poveri di vita, e dei ghiacciai, in sofferenza in quasi tutto il mondo.
Lunghi periodi di siccità e temperature sopra la media consumano letteralmente le riserve idriche dei laghi, con un innegabile impatto sull’economia del territorio: la minore quantità di acqua può infatti modificare le scelte e le disponibilità agricole, condizionare la produzione energetica delle centrali idroelettriche, avere ripercussioni sulle attività turistiche. Livelli dell’acqua più bassi inoltre incidono direttamente sul paesaggio, poiché cambia la forma dei bacini, e influiscono sulla flora e fauna locali. Nella migliore delle ipotesi allora avremo ecosistemi nuovi, con tutte le incognite del caso. Quali specie spariranno? Quali si adatteranno? Quali compariranno e con che impatto sulla catena alimentare? Nella peggiore delle ipotesi faremo i conti con una perdita di biodiversità ; un po’ quello che stiamo sperimentando in molti mari e oceani.
Agire immediatamente diventa più che mai necessario per non perdere prima di tutto la ricchezza di vita rappresentata dai laghi. Ma anche per mantenere le opportunità sociali, culturali ed economiche che un paesaggio ricco di acqua può offrire alle comunità locali. Imparare a riconoscere le nostre impronte sull’ambiente rende più forte la nostra consapevolezza e l’impegno. Tutti noi possiamo fare qualcosa di concreto per preservare l’acqua, grazie alle piccole azioni quotidiane, più attente agli sprechi, e alle scelte energetiche. La forza del nostro impegno sta tutta nel significato di una parola: insieme. Sì, perché insieme possiamo essere un movimento green ancora più grande e compatto, per rendere l’Italia più verde e difendere il Pianeta.
Temperature più alte, minori precipitazioni: cosa succede ai laghi
Osservazioni satellitari relative agli ultimi 28 anni hanno rivelato che oltre la metà dei grandi laghi naturali e artificiali sulla Terra si sta riducendo. Si sono perse 22 gigatonnellate di acqua ogni anno; è come se avessimo perso un serbatoio grande quanto 4 massicci dell’Everest! Chi sono i principali responsabili? Le temperature più alte e la riduzione delle precipitazioni. Purtroppo gli effetti del cambiamento climatico sui laghi non finiscono qui.
Abbassamento delle acque: con una minore disponibilità idrica sia per l’ecosistema circostante che per le attività umane agricole, idroelettriche o turistiche. Ciò causa inoltre trasformazioni del paesaggio, che in alcuni casi possono diventare permanenti
Riscaldamento delle acque superficiali con minore solubilità dell’ossigeno: l’acqua calda scioglie meno ossigeno rispetto a quella fredda e l’intero ecosistema ne risente. Minore ossigeno significa perdita di biodiversità , perché aumenta la mortalità dei pesci e delle altre forme di vita più sensibili alla quantità di ossigeno disciolto
Mancato rimescolamento delle acque: inverni miti non permettono alle acque superficiali (più calde) di raffreddarsi abbastanza e mescolarsi con quelle più profonde (più fredde). In pratica non c’è scambio di ossigeno e sostanze nutrienti tra le diverse fasce d’acqua
Alterazione dei microclimi: i laghi sono ecosistemi in grado di influenzare il clima circostante, poiché assorbono l’energia solare e la rilasciano lentamente. Questo meccanismo garantisce temperature piuttosto costanti e miti durante l’anno, senza particolari picchi di calore in estate o di freddo in inverno. La riduzione dei bacini di acqua dolce modifica questo effetto regolatore, e può influenzare anche il tasso di umidità e di precipitazioni
I laghi italiani, gioielli da difendere
Il mese di marzo di quest’anno, 2023, in Italia ha registrato un accumulo nevoso inferiore del 63% rispetto alla media. Questo significa che le riserve idriche garantite dalla neve, le più importanti per il rilascio lento e costante di acqua nei mesi del disgelo, si sono ridotte a un terzo del normale.
I dati di quest’anno, particolarmente impressionanti, si inseriscono in una tendenza piuttosto chiara: minori quantitativi di neve, minore durata al suolo della neve caduta, disgelo ogni anno sempre più anticipato. È come se le Alpi si fossero abbassate di 300 metri! Le condizioni climatiche che si registrano oggi a 2.000 metri, infatti, sono quelle che si registravano qualche anno fa a 1.700 metri.
Alla mancanza di neve si è aggiunta quella delle piogge. In alcuni casi nell’ultimo biennio è piovuto meno della metà delle precipitazioni attese. Purtroppo questi anni siccitosi tendono a ripetersi in cicli sempre più ravvicinati. Gli oltre 1.500 laghi stanno cominciando così a soffrire in modo evidente. Particolarmente critica la situazione del 2022, con i tre principali laghi, Garda, Maggiore e Como, che per molti mesi sono stati addirittura al di sotto del 40% delle loro capacità di riempimento.
Alle variazioni di livello si accompagna inoltre una crescita della temperatura delle acque che sembra costante. Le acque superficiali del Lago Maggiore, ad esempio, dagli anni ’80 hanno registrato un incremento di temperatura di 0,30 °C ogni decennio. Il dato è particolarmente significativo perché si riferisce al secondo lago italiano per dimensioni. È facile immaginare quanto la crescita della temperatura possa impattare su bacini più ridotti.
film completo
La Donna del Lago - Con la Stupenda Virna Lisi
audiolibro
Audiopoesia
Colonna sonora
Per tutte le volte che
Mi dici: "Basta" e basta più non è
Non corrisponde
Il flusso delle tue parole al battito del cuore
Per tutte le volte che
Mi chiedi scusa e scusa più non è
Ma trovi sempre
Il modo di farmi sembrare il simbolo del male
Per tutte le volte che
È tua la colpa o forse non lo è
Ma il dubbio basta
A farmi ritrovare quella voglia di gridare, ma
Poi c'è una volta in cui
Scatta qualcosa fuori e dentro noi
E tutto il resto
È piccolo come uno spillo impercettibile
Come se un giorno freddo in pieno inverno
Nudi non avessimo poi tanto freddo perché noi, coperti sotto il mare
A far l'amore in tutti i modi, in tutti i luoghi, in tutti i laghi
In tutto il mondo, l'universo che ci insegue
Ma ormai siamo irraggiungibili
Per tutte le volte che
Un pugno al muro nulla fa perché
Questo dolore
È dolce come il miele confrontato con il male che
Noi ci facciamo se
Così potente quest'amore che
Ci difendiamo
Con tutta la forza, ma non basta quasi mai
Come se un giorno freddo in pieno inverno
Nudi non avessimo poi tanto freddo perché noi, coperti sotto il mare
A far l'amore in tutti i modi, in tutti i luoghi, in tutti i laghi
In tutto il mondo, l'universo che ci insegue
Ma ormai siamo irraggiungibili
Irraggiungibili
Mmh, come se un giorno freddo in pieno inverno
Nudi non avessimo poi tanto freddo perché noi, coperti sotto il mare
A far l'amore in tutti i modi, in tutti i luoghi, in tutti i laghi
In tutto il mondo, l'universo, l'universo, l'universo
Come se un giorno freddo in pieno inverno
Nudi non avessimo poi tanto freddo perché noi, coperti sotto il mare
A far l'amore
Ma ormai siamo irraggiungibili, mh, mh, mh
Compositori: Pierdavide Carone