🎶La mancanza e il lasciare andare

post sulla mancanza.

preferisco sentirne la mancanza che sentire di essere una carne in scatola,  

apri e mangi, poi chiudi e getti.

 Sentire la mancanza di qualcuno non significa che devi riportarlo nella tua vita. Se non c'è una comune forte volontà da parte di entrambi nel non lasciarsi e nel aggrapparsi a vicenda ogni ritorno e persino ogni perdono e pace saranno inutili. (Sul perdono ho creato questo post: perdona e dimentica ) Se il modo di amarci di una persona non ci rende felice perché è troppo poco o troppo contorto o troppo ect ect è giusto mettere la parola fine e smettere di recriminare. Se la persona non ce la fa ad essere come a noi farebbe bene che fosse bisogna mettere una fine.

Questo non per forza significa fine eterna. Significa che bisogna azzerare il tutto. Lasciare che il tempo prenda il proprio respiro e ci porti altra vita. Ripartire da sé consapevoli che se dovesse ripartire nuovamente sarebbe una storia tutta nuova. Diversa nella sua unicità. Bisogna lasciare andare che questa parte sia passato. 

Lasciar andare è rendersi conto che forse alcune persone fanno parte del nostro passato, non del nostro futuro. Ma ciò non significa che non faccia male. Sebbene siamo necessari, gli addii sono sempre dolorosi, specialmente quando le strade si biforcano o c’è la possibilità che ci facciamo del male a vicenda.

La verità è che ci sono relazioni che fanno acqua da tutte le parti e, per quanto lottiamo per salvarle, finiranno per affondare. Dirgli addio è una dimostrazione di forza e maturità. Può impedirci di vivere in un ambiente tossico o addirittura permetterci di salvaguardare un buon ricordo della relazione. Molte volte quel finale diventa addirittura liberatorio, anche se non è esente da dubbi e nostalgie che possono farci tornare indietro.

Quando instauriamo una relazione, anche la più disfunzionale, non facciamo altro che creare uno spazio psicologico condiviso. In quello spazio psicologico non ci sono solo i momenti brutti ma anche le esperienze positive vissute insieme. Quello spazio psicologico è costituito da illusioni condivise, abitudini costruite nel tempo e tutte le cose in comune che abbiamo con quella persona. Alcune volte non è manco mancanza è dispiacere nel contrastare che non è la persona che pensavamo che fosse. È il dispiacere dell'aver voluto vedere ciò che non era e nel avere avuto così tanta fiducia in una persona che poi si è rivelata estranea a quella che noi pensavamo di conoscere.

Quando diciamo addio a qualcuno, quello spazio psicologico sopravvive nel tempo. Non scompare all’istante dopo aver sbattuto la porta o l’ultimo abbraccio. E ogni volta che torniamo in quello spazio condiviso, la nostalgia si riaccende. Una canzone, un giorno speciale, un profumo o anche una frase possono catapultarci direttamente in quella relazione, attivando dei ricordi positivi.

Ricordare e sentire la mancanza di qualcuno non è male, anche quando si tratta di una relazione che ci ha ferito. Infatti, gli studi hanno dimostrato che la nostalgia serve ad alleviare il disagio causato dall’assenza di qualcuno che un tempo amavamo ma che per qualche motivo non fa più parte della nostra vita.

La mancanza di una persona è di solito, in generale, una sensazione positiva che ci aiuta ad alleviare la solitudine e la tristezza dovute alla sua assenza, permettendoci al tempo stesso di elaborare e adattarci alla nuova realtà. La mancanza di qualcuno ci aiuta anche a rivedere la relazione per incorporarla nella nostra storia di vita come un capitolo chiuso.

Sentire la mancanza di qualcuno che ci ha fatto del male non significa che siamo masochisti, significa solo che siamo tornati emotivamente in quello spazio psicologico condiviso dove ci sono anche dei ricordi positivi.

Bisogna però stare attenti perché la nostalgia genera spesso anche l’impulso a riprendere contatto e riallacciare un rapporto che non tornerà ad essere come vorremmo perché il tempo addolcisce tutto e ci fa dimenticare i momenti brutti e i motivi che ci hanno portato alla separazione.

Sentire la mancanza di qualcuno non è una ragione sufficiente per recuperare la relazione

Ogni relazione, almeno all’inizio, apporta qualcosa di gratificante e ci lascia esperienze positive. Tuttavia, è facile che la distanza e la nostalgia ci giochino brutti scherzi, facendoci dimenticare i problemi, i dissapori e i conflitti vissuti. La nostalgia per i bei tempi vissuti rischia di cancellare con un colpo di spugna il peso delle esperienze negative, facendoci vedere la relazione attraverso un prisma irrealisticamente ottimistico.

Per questo motivo, sentire la mancanza di qualcuno e ricordare ciò che è stato buono non sono ragioni sufficienti per fare marcia indietro. Prima di recuperare la relazione, è consigliabile assumere una distanza psicologica che ci permetta di bilanciare il positivo e il negativo.

La nostalgia non è necessariamente un segno che dovremmo riprendere la relazione. Molte volte è semplicemente nostalgia delle sensazioni positive che proviamo, delle esperienze condivise o anche dei tempi che non torneranno più quando ci sentivamo più giovani, liberi, spensierati…

Dobbiamo tenere presente che ogni relazione è unica nel tempo e nello spazio. Non è qualcosa di cattivo o buono, ma naturale, come il corso della vita. Ciò significa che la persona con cui ci connettiamo a un certo punto della nostra vita probabilmente non è più la più appropriata o non si adatta alla nostra vita attuale, soprattutto se la relazione mostrava già segni di usura.

Le rotture, anche quelle più necessarie, sono cariche di dubbi e desideri che dobbiamo esplorare razionalmente. Una relazione disfunzionale è negativa e distruttiva per la nostra crescita, quindi sebbene la distanza generi una certa nostalgia, nella maggior parte dei casi la cosa più intelligente da fare è non tornare indietro e lasciare che ognuno vada per la propria strada.

Molte volte è meglio ritirarsi in tempo per preservare i bei ricordi piuttosto che insistere continuando a farsi del male. Le relazioni, come la vita, devono fluire, quindi generalmente non ha senso salvare ciò che abbiamo deciso di lasciar andare in quel momento. Non lasciare che la nostalgia ti giochi brutti scherzi facendoti riprendere relazioni che non ti fanno stare bene.

Fonti:

Paersch, C., et. Al. (2022) Recalling autobiographical self-efficacy episodes boosts reappraisal-effects on negative emotional memories. Emotion; 22(6): 1148–1158.

Colonna sonora 

Chiedilo al cielo - Laura Pausini

Era meglio non farsi promesse sotto la pioggia
Perché nulla si appoggia al bagnato senza cambiare
Non c'entra il perdono credi
A volte non basta la capacità
Di mettere ali ai piedi
Il tempo è imbattibile in velocità
Chiedilo al cielo
Forse ce lo dirà
Cosa succede contro la volontà
Come un grattacielo che precipita
Il vuoto che vanifica
L'intera costruzione di un amore
A volte ci si perde per errore
E ti sembra di avere un motivo per ritornare
Per quel senso di vuoto che avanza
E non sai spiegare cos'è
Mi manchi ogni giorno credi
È il modo di dirtelo che io non ho
Ti devo un ritorno vedi
È solo il percorso quello che io non so
Chiedilo al cielo
Forse ce lo dirà
Cosa succede contro la volontà
Come un grattacielo che precipita
Il vuoto che vanifica
A volte ci si perde per errore
Chiedilo al cielo
Forse ce lo dirà
Cosa succede contro la volontà
Come un grattacielo precipita
L'impatto vanifica
L'intera costruzione di un amore
A volte ci si perde per errore
Dopo tanta polvere la pace
Non farà rumore quando cadono
Le foglie in pieno ottobre
Chiedilo al cielo
Forse ce lo dirà
Quando lo scopri dimmi come si fa
Come un tempo perso si recupera
E l' abbraccio si fortifica
Se è vero che una volta è stato amore
Chiedilo al cielo
O chiedilo a chi lo sa
Quando lo scopri dimmi come si fa
Come un tempo perso si recupera
E l' abbraccio si fortifica
Se è vero che una volta è stato amore
Se tutto si riduce ad un errore

Compositori: Laura Pausini / Niccolò Agliardi

film completo


Audiolibro


Audiopoesia

Alzerò lo sguardo, oh sì che lo farò! 
E la brezza leggera mi accarezzerà il viso. 
La mia mente, ora desertica, rifiorirà. 
Di ricordi berrà, di emozioni si sazierà. 
Ma là, dove infine si poserà là, sarà la sua casa il perfetto culmine del suo infinito cercare. 
Occhi castani vedranno assieme a montagne brulle. 
Capelli corvini e folti come foreste nere da attraversare. 
Sabbia e mari cristallini dentro opali splendenti. 
Labbra soffici, cuscini morbidi dove posare labbra e anima. 
Un cuore gentile e una mano aperta un sorriso smagliante 
che mi nasconde porte e porte mondi interi da sondare 
oh come vi vorrei entrare! 

Chiudo gli occhi e per un istante attendo 
la brezza è cessata lo scenario è cambiato. 
Ma, io intanto vado incontro al mio destino.  

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